Lastra di ottone ossidata ed incisa a mano
"Il giardino delle diversità" vuole essere un omaggio alla cultura giapponese. Principale protagonista, la dualità tra le iconiche figure della Geisha-maestra delle arti e il Dragone distruttore, rappresentati in una lotta continua. A calibrarne gli equilibri e al contempo esaltarne gli aspetti, vengono raffigurati altri elementi della cultura asiatica. Al centro troviamo il Tao, come elemento legato al “caos originario” e unità feconda da cui nasce la vita, mentre ai lati, due guerrieri che esaltano la natura nei suoi aspetti più violenti e terreni. Tali elementi trovano la loro espressione nella tecnica dell’incisione a graffio, tipica dell’artista, che si avvale di un supporto unico, ovvero una lastra d’ottone precedentemente ossidata mediante l’utilizzo di elementi naturali, quali sale, aceto, acqua ossigenata, ….
Questa tecnica conferisce al supporto una cromia unica che vira dal blu-grigio sino al rosa, ricreando in maniera sintetizzata, un giardino fiorito. La raffigurazione, grazie alla tecnica del graffio a. "punta secca", risulta visibile solamente illuminando l’opera, poiché il disegno stesso é formato dal riflesso di migliaia di righe incise a mano con una punta metallica. Lo spazio e l’osservatore diventano parte integrante dell’opera stessa, in una dinamica e armoniosa ricerca dei singoli dettagli visibili solo da angolazioni diverse. L’osservatore, attraverso la propria sensibilità, percepisce la prevalenza di un aspetto, in cui il bene o il male, diventa espressione di esperienze culturali, religiose, in cui l’uomo palesa la propria libertà e concezione di vita. La fierezza della Geisha può essere percepita come artista sublime oppure come mera prostituta, mentre il Dragone, da espressione di una atavica forza distruttrice, può divenire divinità benefica da venerare. Ed é in questo giardino primordiale, in cui le diversità, le opinioni e i pensieri si equilibrano in un unicum armonioso, al fine di esprimere l’immensità che noi definiamo Vita.
Oxidized and hand engraved brass plate
Is meant as a tribute to Japanese culture. The main character of this work is the duality of the iconic figures of the Geisha, teacher of the arts, and the Dragon destructor. To calibrate the balance and enhance its various aspects, other elements of Asian culture are similarly represented. At the center we find the Tao, related to “original chaos’ and fertile unit from where life stems while at the borders two warriors celebrate nature in its most violent and earthly aspects. These components find their expression in the art of scratch engraving, typical of the artist, which requires, as sole support, a brass sheet previously oxidates through the action of natural elements such as flowers.
This technique gives the sheet a unique tone, which varies from blue/grey to pink, recreating in synthesis a flower garden. The depicted image becomes visible only by illuminating the work of art, because the very sketch is made of the reflex of thousands of lines scratched by a metal tip. Space and the observer become an integral part of the work in a dynamic and harmonious search of single details visible only from different angles. The observer, guided by his own sensibility, perceives one aspect rather than another, till good and evil become an expression of cultural and religious experiences in which a man discovers his own idea of freedom and life. The pride of the Geisha can be perceived as that of a sublime artist or mere prostitute, while the Dragon, from an expression of ancestral destructive force, can be turned into a divinity of good, worth worshiping. And it is in the midst of this ancestral garden that differences, opinions and thoughts balance each other in a single harmony, as if to express the immensity which we call life.